Quale differenza tra educatore e pedagogista
Certamente educatori e pedagogisti lavorano sullo stesso campo, molte volte fianco a fianco, in tanti casi è persino difficile distinguere i confini tra le due attività. Andando per gradi.
Educare significa “tirar fuori” ciò che è dentro alla persona: significa cioè valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo. L’educazione consiste in un rapporto “privilegiato” tra due persone finalizzato al benessere a allo sviluppo della persona. Il ruolo di educatore e riguarda educatori professionali, pedagogisti, insegnati, assistenti sociali ma soprattutto riguarda i genitori, i nonni e gli adulti che accompagnano i bambini nella crescita verso il benessere e l’autonomia.
L’educatore professionale è lo specialista dell’azione educativa che opera in diversi contesti:
- in famiglia, domiciliarmente
- nelle scuole
- in centri specialistici
- in case famiglia
- in comunità terapeutiche
- in case di riposo
- in contesti non strutturati come in progetti territoriali
La pedagogia, come spiega Franco Blezza, “rappresentava, fin dalle sue radici non solo il considerare e lo studiare l’educazione e il condurre riflessioni su di essa, ma anche ed innanzitutto un farsi carico dell’educando, un prendersene cura e un prenderselo a cuore, un condurlo in quelle situazioni sociali che si ritengono le più adatte e fattive e le maggiormente propizie possibili in quel preciso momento perché la sua educazione abbia luogo positivamente, ed altresì un vigilare e controllare su queste situazioni, un riscontrarne l’esito che ne consegue“. La pedagogia rispetto l’attività educativa ha dunque un respiro diverso, si occupa del progetto educativo, come rispetto l’istruzione si occupa di progetto didattico. Il lavoro del pedagogista va a collaborare, integrare e coordinare anche altre professionalità: educatori, insegnati, psicologi, logopedisti, psicomotricisti ecc.
A questo punto è importante specificare che il lavoro dell’educatore comprende anche la progettazione ( si sviluppa sempre su quattro fasi: progettazione, azione, valutazione e miglioramento) ma ha il suo focus sull’azione educativa.
Il lavoro del pedagogista ha il suo focus sul “cambiamento” della persona verso una situazione di maggiore benessere e maggiore autonomia. Ma la vera specificità del pedagogista è legata all’apprendimento.
“La pedagogia progetta il cambiamento attraverso l’apprendimento” .
Un operatore teorico è considerato il pedagogista; questi si dedica, impiegando
le conoscenze, che possiede nel campo delle scienze umane e sociali, allo
studio, all’analisi e all’elaborazione delle teorie pedagogiche e dei principi educativi.
Non mette, quindi, quasi mai in pratica l’insegnamento. A questo ci pensa
l’educatore.
Si possono, però, incontrare, nella realtà, anche pedagogisti-educatori e educatori-
pedagogisti.
Più che un operatore teorico definirei il pedagogista un lavoratore della conoscenza, che necessariamente nella sua azione è immerso nelle relazioni. La pedagogia a mio modesto parere non può essere una scienza staccata dalla pratica ma dalla realtà deve riuscire a compiere una rielaborazione teoriche per compiere delle scelte. Concordo con Pietro Boccia la realtà è fatta di pedagogisti-educatori e educatori-pedagogisti, lavorano su terreni confinanti. Se dovessi cercare le differenze esse si situano più nel ruolo che nella distinzione teorico-pratico.
Stefano Coquinati
Le due figure professionali sono definite chiaramente dalla legge IORI
Buongiorno Alessandro Prisciandaro, certamente siamo tutti in attesa che la legge “Iori” completi il suo iter.
Per chi non ne fosse a conoscenza la proposta di legge “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista”. La norma ha completato il suoi iter alla Camera e a breve inizierà il percorso al Senato.
Il testo nel tempo ha subito delle modifiche ma nella sostanza si tratta della prima legge che in modo organico definisce i titoli accademici che dovranno nei prossimi anni regolare l’accesso alle professioni educative.
L’onorevole Vanna Iori è Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano
Per chi volesse approfondire ecco le coordinate della Proposta di legge.
sito della Camera Progetto di legge 2656
sito del Senato Disegno di legge 2443
Link per il testo integrale che verrà discusso al senato.
Stefano Coquinati
l’educatore sta al pedagogista come l’infermiere sta al medico. Come in medicina anche in educazione sono entrambe figure indispensabili, che operano a braccetto per il benessere ed il completamento della persona (bambino, adolescente o adulto che sia).
È necessario porre attenzione al fatto che il pedagogista è anche educatore e può lavorare anche come educatore, mentre l’educatore professionale non può essere un pedagogista nè espletare la professione pedagogica, il cui ruolo è apicale.
Condivido e mi associo.Aristotele definì’ il fanciullo:_una potenza da tradurre in atto…A questo ho cercato di ispirarmi a suo tempo nell’attività didattica in veste di insegnante elementare.Auspico x i giovani colleghi Corsi di formazione in questo compito(quasi una missione)difficile,ma essenziale,a beneficio delle nuove generazioni. Gli alunni di oggi sono gli uomini di domani.A voi educatori Complimenti e Auguri.MARIA LUISA.347 433 27 78.
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